Un comune linguaggio
Condivido una riflessione sul concetto di coscienza collettiva trovato in un interessante libro di Carlo Sini (filosofo).
Il libro si intitola il “Sapere dei segni“, la citazione la seguente:
[…]E tuttavia in tutti e cinque i continenti, i grafemi primordiali sempre misteriosamente riemergono, ribadendo l’impressione di una lingua grafica universale. Questa sorta di grammatica e di sintassi dell’arte preistorica è, secondo Anati, la stessa che ha dato origine al linguaggio poi e alla scrittura (cfr. p. 104). Gli ideogrammi primordiali li ritroviamo ancora, migliaia di anni più tardi, negli ideogrammi della prima scrittura pittografico-ideografica della Cina, della Mesopotamia, dell’Egitto e ancora altrove. Questa è poi la grande scoperta di Alfred Kallir, che potè dimostrare come i segni del nostro alfabeto rappresentino l’ultimo prodotto di questo processo di decadimento iconico. Essi sono il residuo dimenticato dei segni e disegni paleolitici.